La storia di Andrea

Al ritorno da un viaggio con le amiche di sempre io e Mauro ci ritroviamo a emozionarci di fronte a quelle due lineette che ci confermano che tra 8 mesi nascerà il frutto del nostro amore. La gravidanza procede benissimo. La nostra ginecologa è tra le più in gamba nella zona. I mesi passano e a parte i chili di troppo che accumulo procede tutto alla grande. Alla translucenza nucale e bitest scopriamo che il nostro fagiolino sarà un maschietto. La mia gioia è tanta perché ho sempre desiderato un maschietto.

Arriva poi il giorno della morfologica e andiamo dalla nostra ginecologa che pratica lei stessa questa ecografia. Va tutto benissimo solo si sofferma un pò sul cuoricino. Ma a sua detta pensa di non vedere bene in quanto il cucciolo è in una posizione un pò scomoda. Quindi ci fa tornare il giorno successivo. Ma dopo più di un'ora di ecografia ci conferma che ciò che aveva visto il giorno prima era il sospetto di una destroposizione cardiaca ma di non allarmarci in quanto il cuoricino funzionava alla perfezione e ci sono vari casi di persone che vivono bene con il cuore a destra.

Però per avere conferma del tutto ci manda prenotando direttamente lei al policlinico a Pavia la visita con un'ottima cardiologa. Mentre ci dirigiamo a Pavia migliaia di pensieri affollano la mia mente.

La cardiologa ci riceve subito e dall'ecocardiogramma conferma la destro posizione cardiaca ma puntualizza il fatto che il cuoricino è spostato a destra perché alla base del polmone sinistro vede qualcosa che sposta il muscolo.

Fortunatamente riesce a contattare un bravissimo ginecologo che fortuna vuole è di turno in reparto e ci riceve subito.

Effettua ecografia di 3 livello e alla fine della visita conferma che il cuoricino è spostato a destra in quanto il bambino è affetto da sequestro polmonare.

In quel momento penso alle peggiori cose.

Il dottore gentilissimo chiama il primario della chirurgia pediatrica per spiegarci come ci si comporta in questi casi.

Ci spiegano che è davvero raro che non si riesca a portare a termine la gravidanza e che i casi di riuscire a portare a termine la gravidanza sono tantissimi. Ci rassicurano sul fatto che saremo monitorati in continuazione per poter intervenire subito in caso di possibile peggioramento.

In quel momento arriva la professoressa che ci spiega che questa malformazione rara è comunque ben conosciuta da lei e la sua equipe che continua a studiare e aggiornarsi e ci prospetta ciò che dovremo affrontare.

In un primo momento scoppio a piangere forse per la rabbia, forse per la tristezza, forse per lo sconforto, o forse solo perché nonostante la scoperta di questa malformazione dal nome quasi impronunciabile e sconosciuto ci stanno dando la speranza e in parte la certezza che tutto andrà bene.

L'unica cosa che riesco a chiedere è se mio figlio dovrà passare il resto della vita dentro e fuori dagli ospedali e la professoressa ci assicura che una volta operato il nostro piccolo Andrea vivrà una vita normalissima. Usciamo dal policlinico con sulle spalle una valanga di pensieri.

Torniamo a casa e come credo la maggior parte di tutti quelli che si sono trovati nella nostra situazione iniziamo a fare ricerche su internet. E si leggono le peggiori cose purtroppo. Quindi ci obblighiamo a non documentarci più su internet ma d'ora in poi ci affideremo solo all'esperienza dei dottori.

L'unica ricerca positiva sul web è stata incappare nel gruppo che da li in poi con dottorI, ginecologi, pediatri, professori, infermieri, ecc diventano la nostra seconda famiglia.

Il tempo procede e anche se siamo stati presi per un attimo dallo sconforto io e Mauro ci uniamo ancora di più e decidiamo di vivere ogni attimo della nostra gravidanza nel migliore dei modi.

Lavoro fino al 17 settembre. Dopo di che mancano solo 3 settimane al parto.

I nostri amici ci organizzano una festa in onore del nostro cinghialotto (sopranome dato a Andrea vista la stazza)

La sera prima del parto andiamo al luna park con gli amici e ci divertiamo un sacco.

Torniamo a casa ma alle 2.30 di notte si rompono le acque quindi ci dirigiamo prima in clinica a Vigevano e poi tramite trasferimento in ambulanza ci dirigiamo al policlinico a Pavia.

Il travaglio è un pò lungo ma dopo 15 ore nasce il piccolo Andrea con un distress respiratorio che rientra subito nella norma.

Lo portano in patologia neonatale per tutti i controlli inerenti alla sua patologia ma la mattina dopo lo possiamo finalmente stringere tra le nostre braccia.

Dopo 3 giorni torniamo a casa e nel tragitto in macchina realizzo che ho tra le braccia il dono più bello e prezioso che la vita mi poteva donare.

La nostra famiglia ora è ancora più splendida.

Le settimane passano e a 3 mesi Andrea viene sottoposto a tac.

Diagnosi: sequestro polmonare lobo inferiore polmone sinistro.

Viene fissato l'intervento.

Il 2 aprile.

E lì tocchi con mano la paura.............

Arriva il primo aprile e facciamo il nostro ingresso in chirurgia pediatrica.

Andrea diventa subito la piccola mascotte del reparto.

Dire che quella notte ho dormito sarebbe prendere in giro chiunque.

Non ho chiuso occhi un attimo

Alle 9 vengono a prendere Andrea che ignaro di ciò che stava per accadere va tra le braccia dell'anestesista sorridendo e guardandoci con i suoi occhioni ci riempie il cuore di amore.

7 ore.

Le più lunghe e buie della mia vita.

I dottori gentilissimi uscivano per informarci di come stava andando.

alle 3.30 circa del pomeriggio si riaprono quelle porte che sembrano dividerti dalla vita.

Operazione perfettamente riuscita, in un primo momento si sperava si intervenire in toracoscopia ma la situazione era un pò più complicata di quello che si era prospettato.

Ma l'importante era il fatto che Andrea stesse bene.

Una notte in terapia intensiva e la mattina dopo era già in reparto a giocare con la sua zebra.

Il mio cuore scoppiava di gioia.

In un attimo era tutto passato.

Dopo 3 giorni dall'intervento ci mandano a casa.

effettuiamo controlli in media ogni 15 giorni i primi 4 mesi e poi ci fanno tornare dopo 6 mesi.

Tutto perfettamente riuscito.

Il polmone di Andrea si è completamente espanso.

Ci è arrivato anche il risultato della biopsia inviata in una clinica in Arizona dove ci spiegano che all'interno del sequestro polmonare era presente un tumore benigno, tutto completamente asportato, ci avvisano del fatto che questo caso per il momento è unico al mondo.

Be certo a noi mica ci piacciono le cose semplici.

Be a distanza da più di un anno dall'intervento Andrea sta benissimo.

E io sono completamente rinata dopo quel 2 aprile 2012.

E ogni giorno lo guardo e mi ripeto quanto sono fortunata a avere questo piccolo grande guerriero "raro" ma speciale.

Grazie infinite a tutti e in particolare a Marilù che ha creato le porte di questa grande famiglia.

Sabrina, la mamma di Andrea

Sabryna77@libero.it